Cercare di guadagnare con il trading senza rischiare troppo è un po’ come voler guidare veloce ma con le cinture ben strette e l’auto controllata prima di partire. Gli esperti, quelli seri, dicono tutti la stessa cosa: zero rischio non esiste, però esiste un modo molto concreto per ridurlo, misurarlo e non farsi travolgere quando il mercato decide di fare di testa sua.
La verità che cambia tutto (e che molti ignorano)
Il punto non è “come non perdere mai”, perché sarebbe una promessa vuota. Il punto è come perdere poco quando va male e incassare di più quando va bene. È qui che nasce un metodo credibile: non basato sull’intuizione del momento, ma su regole ripetibili, numeri chiari e tanta disciplina.
Il metodo “a rischio controllato” in 6 mosse
Questa è la sequenza che torna spesso nelle guide dei broker, nei percorsi formativi e tra trader profittevoli. Semplice da capire, più difficile da rispettare, ma funziona proprio perché ti costringe a ragionare.
Parti in demo, come se fosse reale
Apri un conto demo (eToro, IG, Admiral Markets e molti altri lo offrono) e imponiti una regola: trattalo come denaro vero. Niente trade “per provare”, solo operazioni con criteri precisi.Scegli una strategia semplice e dichiarabile in due righe
Esempi pratici: trend following su timeframe medio, rimbalzo su livelli chiave, strategia meccanica con filtri. Se non riesci a spiegarla a voce in 20 secondi, di solito è troppo confusa per essere gestita bene.Backtest e prova su dati recenti
Anche un backtest “artigianale” (50, 100 operazioni) ti fa vedere dove sanguina la strategia: drawdown, periodi morti, falsi segnali.Definisci prima il rischio, poi il guadagno
L’ordine mentale giusto è: “Quanto posso perdere?” e solo dopo “Quanto posso guadagnare?”. È il contrario di come ragiona l’istinto.Metti stop loss e take profit con logica rischio/ricompensa
Per molti profili, una base solida è puntare a un rapporto risk/reward minimo 1:2 (rischio 1 per provare a prendere 2). Non è magia, è matematica applicata.Misura tutto con un diario
Senza un diario di trading stai improvvisando, anche se non te ne accorgi. Segna: setup, emozione, esecuzione, risultato, errore.
Le due regole d’oro del money management
Qui si decide la sopravvivenza del conto, più che nella strategia.
Rischia l’1% (massimo 2%) per trade
Sembra “poco”, ma è esattamente ciò che ti permette di restare in partita anche dopo una serie negativa.Dimensiona la posizione in base allo stop
Non si compra “a sensazione” quanto investire. Si calcola.
Ecco un esempio rapido:
| Capitale | Rischio per trade | Perdita massima | Stop loss | Valore per punto consentito |
|---|---|---|---|---|
| 5.000 € | 1% | 50 € | 25 punti | 2 € / punto |
Se lo stop è più lontano, la posizione deve essere più piccola. È qui che tanti si salvano, o si fanno male.
Strategie che riducono l’esposizione (senza illusioni)
Quando vuoi abbassare il rischio, puoi lavorare anche sulla struttura delle operazioni:
- copertura e asset correlati: affianchi posizioni che tendono a compensarsi, così un movimento avverso pesa meno.
- Opzioni in spread: alcune combinazioni limitano la perdita massima, ma richiedono competenze, attenzione a commissioni e regole del mercato.
- Approccio sistematico: regole fisse di ingresso e uscita, meno spazio all’impulso, più controllo del rischio.
E se usassi capitale di altri? (prop trading)
Il prop trading può ridurre l’esposizione del capitale personale perché operi su fondi della società, però non è “gratis”: ci sono regole di drawdown, obiettivi, vincoli operativi e profit split. Ha senso solo se leggi bene condizioni e se il tuo stile è compatibile con quelle regole.
La parte che nessuno vuole sentire: psicologia e dipendenza
Il rischio più subdolo spesso non è un grafico che gira, è la testa che accelera. Overtrading, rivincite, operazioni fuori piano. Se ti dai un limite di trade al giorno, rispetta quello. Se sei stanco, non “recuperi”, ti fermi.
Checklist finale (da tenere vicino)
- Strategia scritta in modo chiaro
- Demo trattata come reale, minimo 30 giorni
- Rischio fisso 1% per trade
- Stop loss sempre previsto, non improvvisato
- Rapporto risk/reward sensato (spesso almeno 1:2)
- Diario e revisione settimanale
Così non elimini il rischio, ma lo trasformi in qualcosa che puoi gestire, e nel trading questa è la differenza tra resistere a lungo e uscire di scena troppo presto.




