Ti sarà capitato di vedere annunci assurdi, “2 euro con errore sulla stella” venduti a cifre che sembrano una vincita alla lotteria. Eppure, dietro a quelle foto sgranate e a quelle promesse, c’è una verità molto più interessante, e molto più concreta: alcuni difetti di conio esistono davvero, ma la maggior parte non vale quasi nulla. Il trucco sta nel capire quando l’errore è solo un dettaglio, e quando invece diventa una rarità da collezionisti.
Che cosa significa davvero “errore sulla stella”
Sulla faccia comune dei 2 euro ci sono le stelle dell’Unione Europea. Gli “errori sulla stella” di cui si parla più spesso riguardano proprio questa zona: piccole anomalie nate durante la produzione automatizzata, tra pressa, conii e allineamenti.
I casi tipici sono:
- stella disallineata, leggermente fuori asse rispetto al disegno
- stella piegata o deformata, con un profilo irregolare
- stella poco impressa, quasi “sbiadita”
- stella mancante o parzialmente assente (più rara, ma va verificata bene)
Qui arriva la parte che molti saltano: non basta che “si veda qualcosa di strano”. Un difetto può essere anche usura, un colpo, una pressione in tasca, o un’immagine ingannevole.
Le versioni più pagate: quando l’errore cambia tutto
In numismatica, il valore nasce dall’incontro di tre cose: rarità, conservazione e domanda. E sugli errori è ancora più vero, perché un difetto comunissimo può essere divertente da notare, ma non farà impazzire nessuno in asta.
1) Stella disallineata o piegata (il caso più diffuso)
È l’errore che si trova più spesso. Proprio perché è relativamente comune, il valore è di solito limitato.
Quando può salire davvero?
- se l’errore è molto evidente e “spettacolare”
- se la moneta è in FDC (Fior di Conio), quindi praticamente perfetta
- se esiste documentazione o riscontro in vendite specializzate
Nella maggior parte dei casi, però, restiamo in un range basso: spesso pochi euro, a volte nulla oltre il valore facciale.
2) Errori su monete commemorative o tirature particolari
Qui si entra nel territorio che fa gola ai collezionisti. Alcuni 2 euro commemorativi, soprattutto se collegati ad anniversari e con errori visibili sulle stelle, possono finire davvero in vendite importanti.
Il punto chiave è che l’errore deve essere:
- autentico (difetto di conio, non post-produzione)
- ripetibile e riconosciuto (non “un segno e basta”)
- presente su una base già ricercata, e in alta conservazione (SPL o FDC)
In questi casi, le cifre possono arrivare a centinaia e, raramente, anche a migliaia di euro, ma solo quando il mercato lo conferma.
3) Grecia 2002 con la “S” nella stella: non è un errore
Questo è uno dei fraintendimenti più frequenti. La famosa “S” visibile in una stella (sulla faccia comune) non è un difetto: è un marchio di zecca, legato alla produzione affidata alla Finlandia (S come Suomi).
Valore realistico?
- circa 2-6 euro se in FDC
- cifre oltre 10-20 euro sono spesso prezzi gonfiati, non una quotazione reale
Se stai inseguendo questa “S” sperando nel colpo grosso, la risposta è semplice: è curiosa, sì, ma non è una rarità.
Come valutare una moneta senza farsi prendere in giro
Se hai in mano un 2 euro “strano”, io farei così, con calma e senza farmi trascinare dagli annunci.
- Osserva con luce radente: gli errori veri spesso si notano meglio con l’ombra, non con il flash.
- Controlla la conservazione: FDC vale molto più di SPL, e una moneta circolata perde quasi tutta la magia.
- Cerca confronti su vendite reali, non su prezzi richiesti: la differenza tra “in vendita a 1.500€” e “venduta a 150€” è enorme.
- Se l’errore sembra importante, chiedi una verifica a un perito o a un negozio numismatico affidabile.
- Ricorda che molti “errori” sono solo usura, graffi, colpi sul bordo o deformazioni accidentali.
Per orientarti nel linguaggio e nei criteri di valutazione del collezionismo, può essere utile dare un’occhiata alla numismatica, giusto per parlare la stessa lingua di chi compra e vende davvero.
La risposta che cercavi: quali sono davvero le più pagate?
Le monete da 2 euro con errore sulla stella più pagate non sono “quelle con una stellina strana” in generale, ma quelle in cui l’errore è raro, evidente, autentico e su una moneta richiesta, meglio se commemorativa e in FDC. Tutto il resto, inclusa la Grecia 2002 con la “S”, di solito resta nel campo delle curiosità da pochi euro.
Se vuoi, descrivimi anno, Paese e tipo di anomalia che vedi, e ti aiuto a capire se sei davanti a un dettaglio comune o a qualcosa che merita un controllo serio.




