Lire con doppio bordo o errore di allineamento: ecco le più rare

Capita più spesso di quanto si pensi: apri un vecchio salvadanaio, ti scivolano tra le dita alcune lire e, all’improvviso, noti qualcosa che “stona”. Un doppio bordo, una scritta che sembra sdoppiata, oppure un errore di allineamento tra diritto e rovescio. E lì scatta la domanda che tiene svegli tanti appassionati, è un difetto qualunque o una piccola rarità?

Cosa stai davvero guardando: difetto di conio o colpo dopo la circolazione?

La prima cosa che ho imparato, guardando monete sotto una luce obliqua come fosse una torcia da detective, è che non tutto ciò che sembra raro lo è davvero. Un urto, una deformazione da pinza o un bordo schiacciato in tasca possono creare effetti “doppi” molto convincenti.

Un vero errore di coniazione (quello che interessa la numismatica) tende invece a mostrare segnali coerenti, ripetuti e “puliti” nei punti giusti, non casuali.

I tre errori che generano “doppio bordo” e immagini sdoppiate

1) Doppio bordo (o doppia legenda)

Qui il bordo o parte della cornice interna appare raddoppiata. A volte sembra una seconda linea parallela, altre una “scaletta” sul profilo.

Indizi tipici:

  • raddoppio visibile lungo tratti continui, non solo in un punto
  • separazione netta tra i due profili
  • stessa “patina” e usura su entrambi, segno che non è un graffio recente

2) Sdoppiamento da conio (doubling)

È l’effetto più ingannevole e anche il più affascinante, perché può comparire su lettere, numeri e dettagli del disegno. In pratica il conio lavora in modo anomalo e lascia un’immagine duplicata, spesso con un leggero spostamento.

Dove si nota meglio:

  • sulle lettere della legenda
  • sugli spigoli dei rilievi, dove vedi una “ombra” parallela
  • su elementi ripetitivi come capelli, foglie, piume, linee architettoniche

3) Asse di conio ruotato (errore di allineamento)

Questo è quello che fa sorridere chi colleziona, perché è facilissimo da verificare. Tieni la moneta tra pollice e indice, ruotala verticalmente: se il rovescio non “cade” dritto ma è ruotato, hai un errore di allineamento.

Più è ampia la rotazione, più aumenta l’interesse collezionistico, soprattutto se la moneta è ben conservata.

Le lire moderne più citate per questi difetti (e perché)

Non esiste una sola “regina” assoluta, ma ci sono tipi che ricorrono spesso nelle segnalazioni di collezionisti e nei cataloghi di vendita.

  • 500 lire bimetallica: è famosa per anomalie sul contorno, inclusi casi di bordo alternato (tratti rigati e tratti più lisci) o bordo non conforme. È una di quelle monete che, quando l’errore è chiaro, accende subito l’attenzione.
  • 100 lire Minerva: qui si vedono spesso esempi di doppio bordo o dettagli sdoppiati, e in alcuni casi anche rotazioni dell’asse. È anche molto diffusa, quindi “scovare” un esemplare anomalo è realisticamente possibile.
  • Altre lire dal dopoguerra fino agli anni Novanta: non tanto per un singolo tipo iconico, quanto perché gli sdoppiamenti parziali e le rotazioni compaiono in modo sporadico.

Come riconoscerle senza rovinare la moneta

Se vuoi fare una verifica seria, ti basta un mini kit mentale, più che strumenti costosi:

  1. usa una lente 10x (o la macro del telefono con luce laterale)
  2. controlla il contorno, il punto in cui nascono molti “falsi allarmi”
  3. confronta con una moneta identica “normale”
  4. osserva se il raddoppio è coerente (stessa direzione, stesso stile)
  5. valuta lo stato di conservazione, perché un errore spettacolare su una moneta molto usurata perde forza

Mini guida rapida: cosa hai tra le mani?

Cosa notiProbabile causaDettaglio che conferma
bordo raddoppiato regolaredoppio bordoseconda linea continua e pulita
lettere “con ombra”sdoppiamentoduplicazione su più lettere, stessa direzione
rovescio inclinato quando ruotiasse di conio ruotatorotazione evidente e ripetibile

Vale davvero di più?

Sì, può valere di più, ma non per magia. Il valore dipende da tre fattori che non tradiscono mai: chiarezza dell’errore, rarità effettiva (non solo “detto in giro”) e conservazione. Se l’anomalia è netta e la moneta è ben tenuta, una perizia o una valutazione presso una casa d’aste può trasformare un sospetto in una certezza.

E la risposta che cercavi, senza giri di parole, è questa: le “più rare” non sono quelle con il segno più strano, ma quelle in cui l’errore è inequivocabile, replicabile all’osservazione e presente su tipi molto ricercati come 500 lire bimetalliche e 100 lire Minerva. Il resto è rumore, e imparare a distinguerlo è già metà del divertimento.

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