Assegno unico figli 2026: quanto spetta in base al reddito

Quando si parla di Assegno unico figli 2026, la domanda arriva sempre con lo stesso tono, un misto di speranza e calcoli mentali: “quanto spetta in base al reddito?”. Me la sono fatta anch’io, perché basta una piccola variazione di ISEE, o una scadenza dimenticata, per cambiare parecchio l’importo mensile. La buona notizia è che nel 2026 gli importi vengono rivalutati per tenere il passo con il costo della vita, e la struttura resta chiara: più basso è l’ISEE, più alto è l’aiuto.

Rivalutazione 2026: cosa cambia davvero

Dal 1° gennaio 2026 è attesa una rivalutazione intorno all’1,7% (alcune stime parlano di 1,4%). Tradotto nella vita reale, significa pochi euro in più al mese per figlio, ma su base annua e con più figli la differenza si sente.

Queste cifre sono da considerare approssimative finché non arrivano conferme definitive, ma il quadro è già abbastanza solido per capire dove si va a finire.

Importi mensili per figlio: la fascia ISEE fa quasi tutto

L’importo base dell’Assegno Unico nel 2026 varia, in linea generale, da circa 204,40 € (ISEE basso) a circa 58,50 € (ISEE alto). Le soglie precise possono oscillare leggermente tra le stime (si parla di 17.468,51 € oppure 17.520,19 € per la fascia massima), ma l’ordine di grandezza non cambia.

Ecco una sintesi comoda, con valori mensili per figlio:

Fascia ISEE (soglie stimate)Importo 2026 (circa)Cosa significa in pratica
Fino a ~17.468-17.520 €203,80-204,40 €Massimo importo base
Intorno a ~21.800 €182,80 €Si scende, ma resta alto
Intorno a ~26.200 €160,60 €Fascia intermedia tipica
Oltre ~46.720 €58,50 €Importo minimo con ISEE alto

Un dettaglio che spesso sfugge: per i figli maggiorenni (in genere tra 18 e 21 anni, se rispettano le condizioni previste) l’importo può essere più basso rispetto ai minorenni, anche a parità di ISEE.

Per capire come funziona la metrica, conviene ricordare cos’è l’ISEE: non è solo reddito, ma una fotografia che include patrimonio, casa, composizione familiare e altri indicatori.

Maggiorazioni: dove l’importo può salire davvero

Qui, secondo me, si gioca la parte più interessante, perché le maggiorazioni possono spostare il totale in modo concreto, soprattutto in famiglie numerose o con fragilità.

Tra le principali maggiorazioni mensili per figlio (valori stimati 2026, rivalutati):

  • Figlio non autosufficiente: fino a 122,70 €
  • Disabilità grave: circa 111 €
  • Disabilità media: circa 99,40 €
  • Madre under 21: circa 23,40 €
  • Dal terzo figlio in poi (soprattutto con ISEE basso): fino a 99,40 €
  • Due percettori di reddito (in prima fascia): circa 35 €

Il punto chiave è questo: l’importo finale non è mai “una cifra unica”, ma la somma di base + eventuali maggiorazioni. E due famiglie con lo stesso ISEE possono ricevere importi diversi se cambiano età dei figli, numero di figli o condizioni particolari.

Attenzione alla DSU: senza ISEE rischi il minimo

C’è un errore che capita più spesso di quanto si dica: non presentare la DSU in tempo. Se l’ISEE 2026 non viene aggiornato entro la finestra prevista (spesso indicata come fine febbraio), l’assegno viene calcolato con l’importo minimo. In pratica, ci si ritrova attorno a 57,50-58,50 € al mese per figlio, anche se si avrebbe diritto a molto di più.

Novità ISEE 2026: famiglie numerose un po’ più “protette”

Nel 2026 entrano in gioco meccanismi più favorevoli per chi ha più figli:

  • coefficienti più vantaggiosi per famiglie numerose (incrementi dal terzo figlio in poi, con aumenti maggiori dal quarto e dal quinto)
  • franchigia casa ampliata (con soglie più alte e incrementi legati ai figli), che può abbassare l’ISEE “effettivo” e aprire l’accesso a importi migliori

In sostanza, se la famiglia è grande, il sistema prova a non penalizzare troppo, e in diversi casi si riesce a rientrare in una fascia più conveniente.

La risposta alla domanda “quanto spetta?”

Nel 2026, l’Assegno unico per i figli tende a collocarsi tra circa 58,50 € e circa 204,40 € al mese per figlio, con la variabile decisiva che è l’ISEE, e con aumenti spesso importanti grazie alle maggiorazioni. Se vuoi una stima realistica, la cosa più sensata è ragionare su due numeri: la tua fascia ISEE e quante maggiorazioni ti spettano davvero. Poi, a quel punto, la cifra smette di essere un mistero e diventa un calcolo, finalmente, leggibile.

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